martedì 4 novembre 2008

DOCUMENTO BONANNI (CONTRATTI)


A TUTTE LE STRUTTURE
LORO SEDI

Roma 31 ottobre 2008

Prot. n. SG 282

Cari amici,

ieri sera nel corso dell’incontro, tenutosi a Palazzo Chigi tra il Governo, presenti i Ministri
Brunetta e Sacconi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, e le OOSS
confederali avente per oggetto il protocollo di intesa per la procedura di rinnovo, nel
pubblico impiego, dei contratti relativi al biennio 2008-2009, la Cisl ha sottoscritto lo
stesso protocollo che vi alleghiamo alla presente.
Le ragioni di tale scelte sono di varia natura.
La prima è la consapevolezza che la situazione economica e finanziaria del paese, che sta
declinando velocemente così come nel resto d’Europa, abbia bisogno di coraggio e senso
di responsabilità. La seconda è che dopo anni passati a discutere con riti bizantini con i
vari governi che si sono succeduti abbiamo una posizione chiara tra OOSS e Governo, in
qualità di datore di lavoro, così sintetizzabile.
Il rinnovo dei contratti della P.A. avverrà in maniera spedita a partire dal comparto dei
Ministeri con le risorse stanziate dalla Finanziaria, l’1,7% per il 2008 e 1,5% per il 2009,
per una cifra per quel comparto di 70 € lordi di cui 60 andranno sui minimi tabellari e 10
per la produttività.
Gli altri settori procederanno speditamente, sempre all’Aran al confronto per la chiusura
dei rispettivi contratti con lo stesso criterio per le risorse.
Il confronto ha consentito il recupero integrale, per le amministrazioni centrali, dalle
somme che il decreto 112, approvato dal Governo, aveva tolto dalle buste paga a partire
dal 1-1-2009 e riguardavano circa 200 milioni di euro per il FUA (il sistema di produttività)
e circa 530 milioni per le leggi speciali (il cosiddetto salario accessorio) che per gli oltre
trecentomila dipendenti delle Amministrazioni centralizzate avrebbe significato un taglio
medio sulle loro retribuzioni di oltre 200 euro mensili.
L’aver ripristinato tale cifra consente di abbassare il tono polemico tra noi e il Governo ma
soprattutto tranquillizzare le preoccupazioni dei tanti lavoratori che attraverso questa
misura rischiavano insostenibili tagli ai loro redditi.
C’è inoltre la possibilità, attraverso la contrattazione di comparto 2008-2009, di integrare
le risorse destinate ai fondi del salario accessorio per la contrattazione decentrata anche
attraverso i risparmi derivanti dalla maggiore efficienza amministrativa a cui bisognerà
tendere.
Il confronto ha anche riconfermato la volontà del Governo di procedere alla firma
dell’accordo sulla riforma del modello contrattuale che ci vede da mesi impegnati nel
confronto con le associazioni datoriali private, a partire da Confindustria.
In un unico accordo pubblico e privato oltre a rompere la polemica odiosa tra chi
considererebbe i dipendenti pubblici una casta, non si sa bene rispetto a chi, permetterà
di ottenere gli stessi benefici del sistema privato non solo per la determinazione, a partire
per i pubblici dipendenti dei rinnovi dei contratti nel 2010, di un sistema di rilevazione
inflazionistico basato non più sull’inflazione programmata ma su un modello previsionale
che partendo dall’inflazione europea depurata della sola inflazione importata per i prodotti
energetici, darebbe risultati molto più vicini alla realtà rispetto ad una inflazione
programmata oggettivamente scollegata agli andamenti economici del paese.
Altro elemento fondamentale di questo nuovo accordo che si sta negoziando è già
conosciuto nelle linee generali e a cui vi rimandiamo per una lettura di merito, riguarda i
provvedimenti di fiscalizzazione e decontribuzione che si applicherebbero anche ai
dipendenti pubblici valorizzando molto i soldi che per il 2° livello verrebbero destinati alla
contrattazione integrativa in quanto tassati solo per il 10%.
Come vedete la Cisl continua la sua marcia tra confronti, azioni di lotta quando
necessario, e senso di responsabilità quando è utile agli interessi dei lavoratori.
Il passaggio di ieri sera non chiude i problemi nella pubblica amministrazione, ci sono le
riforme in atto nella scuola che abbiamo chiesto di cambiare, anche con le azioni di lotta
che hanno visto ieri scioperare il comparto della scuola, c’è la riforma delle pubbliche
Amministrazioni su cui vogliamo contare per far si che la contrattazione di secondo livello
coniughi risultati economici significativi per i lavoratori pubblici e servizi più efficienti per i
cittadini.
Spiace che l’accordo non sia stato firmato da tutti in particolare dalla CGIL che allunga il
lungo elenco di quelli non sottoscritti a partire da quello del commercio, da quello sul
nuovo modello contrattuale su quale, dopo aver chiesto l’allargamento alle altre
controparti, non ha accettato il protocollo di linee guida della contrattazione. Un simile
atteggiamento di carattere esclusivamente politico ha scarsi legami con il merito
sindacale, specie in questa difficile congiuntura economica, ed affida alla sola
mobilitazione la risposta ai problemi che i lavoratori ed i pensionati hanno.
Vi prego pertanto di dare la massima diffusione dell’allegato Protocollo per una puntuale
conoscenza del merito della intesa sottoscritta.
Il Segretario Generale
Raffaele Bonanni

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